Rilevazioni Fumo

Rilevamento fumi: Tipologie di sistemi antincendio

La rivelazione del fumo avviene con modalità diverse a seconda della tecnologia adottata per la rivelazione e pertanto si distinguono in:

    • Rivelatore ottico di fumo
    • Rivelatore di fumo a ionizzazione
    • Rivelatori lineari di fumo
    • Rivelatori a campionamento
    • Rivelatori di fiamma
    • Rivelatori di temperatura
    • Rivelatore ottico di fumo

In Europa i sensori che rilevano il fumo maggiormente diffusi sono i sensori ottici, che basano il loro funzionamento sui fenomeni visibili prodotti dalla presenza del fumo, come la diffusione e diffrazione della luce emessa dalla una sorgente.

I rilevatori ottici sono perfetti per individuare incendi caratterizzati da fumi densi, poiché alterano facilmente le caratteristiche della luce emessa dal sensore stesso. L’efficacia di un sistema di rilevazione fumi è data non solo dalla presenza di rilevatori sensibili, ma anche e soprattutto dalla loro efficiente organizzazione nello spazio a disposizione.

I rilevatori cosiddetti “a campionamento”, invece consentono di intercettare esalazioni e di prevenire incendi in spazi chiusi e non accessibili, come controsoffittature ed intercapedini.

A livello tecnico negli impianti di rilevazione dei fumi i sensori possono essere collegati fra loro con o senza fili a seconda delle esigenze e delle caratteristiche dei locali dove avviene l’installazione.


I sistemi si dividono in impianti di rilevazione incendio a sorveglianza selezionata (a zone) e a sorveglianza totale (indirizzato)

L’impianto rilevazione incendio a sorveglianza selezionata (a zone): si caratterizza per l’esistenza di una centrale di controllo in grado di distinguere solo se l’incendio si è sviluppato in una certa zona (nella quale è installato un gruppo di rivelatori), ma non permette d’identificare con precisione quale rivelatore ha fatto scattare l’allarme incendio. La mancata individuazione singola dei rivelatori, rende adatto questo tipo d’impianto soprattutto per ambienti e locali di piccole dimensioni, dove questa mancanza non è particolarmente sentita.

L’impianto rilevazione incendio a sorveglianza totale (indirizzato): supera i limiti di un impianto a zone: i suoi rivelatori – dotati ciascuno di un proprio identificatore ID – trasmettono alla centrale uno specifico segnale codificato che consente d’individuare, non solo la zona generica da cui è partito l’allarme, ma anche il punto preciso dell’ambiente in cui è installato il rivelatore che ha inviato il segnale d’allarme. Il programma di gestione della centrale di rilevazione consente poi di attivare l’allarme anche soltanto nell’area interessata dall’incendio, che può essere diversa dall’intera zona protetta dal sistema.


Gli impianti di rivelazione incendi unitamente ad altri accorgimenti, quali ad esempio l'impiego di materiali ignifughi ecc, rivestono fondamentale importanza per l'ottenimento dell'abitabilità delle varie strutture. Sono inoltre richiesti dalle compagnie assicurative che in loro presenza concedono condizioni più vantaggiose. Alcune compagnie assicurative, a tutela del loro rischio, impongono delle caratteristiche specifiche a cui gli impianti devono sottostare, sia in termini di progettazione sia in termini di manutenzione. A fronte di tali standard la compagnia assicura il risarcimento integrale dell'eventuale danno causato dall incendio.

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